Chi siamo
Settori
Servizi agli iscritti
Iniziative
Formazione sindacale
Monitoraggio appalti
Nei posti di lavoro
Formazione continua
Web Cgil
Politiche di genere
Previdenza
Campagna RSU 2018
I contratti
immigrazione
Documenti
Links utili
Archivi
Fp Cgil, rischio niente 80 euro per lavoratori difesa, sicurezza

Fp Cgil, rischio niente 80 euro per lavoratori difesa, sicurezza

"Rischio niente più bonus di 80 euro per i lavoratori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico". A denunciarlo è la Fp Cgil Nazionale.

Sabato 14 Gennaio 2017
Condividi con:
Condividi su Twitter Condividi su Diggita Condividi su Technorati Condividi su My Space Condividi su Digg Condividi su Google Bookmarks Invia a un amico Stampa Ti piace
260
Non ti piace
255
"Le risorse destinate per il bonus degli 80 euro anche per l’anno 2017, infatti, sembra possano in futuro andare a finanziare il cosiddetto riordino delle carriere, attraverso l’applicazione unilaterale delle disposizioni della legge di bilancio".  Secondo il segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, Salvatore Chiaramonte, "senza confrontarsi in modo trasparente con le rappresentanze sindacali, si è in sostanza deciso di tagliare la retribuzione di fatto di centinaia di migliaia di lavoratori, assicurando che in un imprecisato futuro queste risorse saranno rese nuovamente disponibili per riconoscere quella che, al momento, appare come una semplice riparametrazione stipendiale, naturalmente sottratta ad ogni confronto sindacale. Al di là di quello che verrà discusso e contrattato in seguito, infatti, gli 80 euro devono continuare ad essere garantiti in busta paga, fin dalla retribuzione di gennaio, con le stesse modalità dello scorso anno". Inoltre, aggiunge il dirigente sindacale, "appare sempre più nebulosa la prospettiva di un adeguato finanziamento per i Vigili del Fuoco. Per quest’ultima Amministrazione è sempre più probabile che intere categorie di personale resteranno escluse da ogni beneficio, attuale e futuro".

Poiché, prosegue Chiaramonte, "come Funzione Pubblica Cgil non accettiamo (come fanno altri) il metodo della regale elargizione per le lavoratrici e per i lavoratori, di cui a parole si riconosce il ruolo delicato e centrale per la sicurezza del Paese, ribadiamo la necessità e l’urgenza dell’apertura del tavolo del rinnovo contrattuale che acquisisca tutte le risorse disponibili e le destini con trasparenza ed equità a riconoscere il lavoro e la professionalità di tutte e tutti. Il Presidente del Consiglio imponga ai Ministri Minniti, Madia e Orlando la convocazione urgente delle delegazioni trattanti, rispettando così anche l’accordo del 30 novembre e ponendo così fine ad un metodo opaco e sbagliato", conclude.