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Sanità, abolito il blocco del turn over

Sanità, abolito il blocco del turn over

Un successo delle mobilitazioni sindacali e della ragionevolezza nella gestione della sanità e dei suoi servizi. Prossimamente una valutazione compiuta delle OO.SS.

Giovedi 02 Marzo 2017
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La Regione Sardegna annuncia che "Non c’è più il blocco del turn over del personale delle aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie e dell’Ats". La delibera, approvata il 28 febbraio dalla Giunta su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, non ancora disponibile sul sito ufficiale della Regione sarda, "prevede appunto l’abolizione del blocco parziale degli avvicendamenti del personale dipendente o con altro rapporto di lavoro, che consentiva la copertura dei posti nel rispetto di precisi limiti e in rapporto a specifiche discipline mediche."

Nel comunicato della Regione l’assessore Arru ha sottolineato che "per non pregiudicare i servizi essenziali e assicurare una maggiore rispondenza delle scelte organizzative agli obiettivi generali di tutela della salute, si rende necessario demandare alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale le decisioni in materia di assunzioni. Per questo motivo – aggiunge l’esponente dell’esecutivo – è necessario modificare la delibera del primo settembre 2015 che aveva bloccato il turn over. Sebbene non si registrino complessivamente, nell’attuale contesto, gravi carenze di personale, esistono però attività, servizi o reparti in cui è necessario colmare vuoti e dare risposte in termini di migliore assistenza".

"La delibera consente di scegliere nuovo personale all’interno del tetto di spesa. Con una sostanziale novità rispetto al recente passato: viene meno la corrispondenza dei ruoli tra chi va in pensione e chi subentra e diventa predominante il principio della reale utilità delle nuove figure che vengono inserite. Le singole Aziende potranno assumere tutte le decisioni sugli avvicendamenti del personale, in piena autonomia, nel rispetto dei target di risparmio assegnati".

La FP CGIL si riserva una valutazione nel merito del provvedimento.