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La Regione sarda inizia a discutere di biblioteche

La Regione sarda inizia a discutere di biblioteche

Risoluzione della Commissione cultura per tutelare i lavoratori delle biblioteche. D’accordo l’assessore Firino: subito una delibera per i criteri degli appalti. Di seguito il comunicato emesso dall’ufficio stampa del Consiglio regionale.

Venerdi 30 Maggio 2014
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Cagliari, 29 maggio 2014 - La Seconda commissione, presieduta da Gavino Manca (Pd), presenterà una risoluzione sull’applicazione del contratto nazionale di Federcultura nel sistema bibliotecario della Sardegna. Lo ha annunciato il presidente Manca durante l’audizione dell’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, sentita sull’interpellanza, primo firmatario Piero Comandini (Pd), “sull’applicazione del CCNL Federcultura nelle gare d’appalto per l’affidamento della gestione dei Servizi Archivio Storico e Sistema Bibliotecario del Comune di Cagliari e dei Comuni del Sarcidano – Barbagia di Seulo finanziati ai sensi della legge regionale n.14 del 2006”.
Una decisione condivisa dal proponente dell’interpellanza e dal vice presidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, il quale ha presentato una mozione sullo stesso argomento. La risoluzione sarà portata in aula per aprire una discussione costruttiva su questa problematica e rafforzare le iniziative dell’assessore Firino.
Comandini, intervenuto per illustrare l’interpellanza, ha spiegato che molte cooperative, vincitrici di appalto bandito dai Comuni, non applicano al personale bibliotecario il contratto Federcultura, ma quello Multiservizi. «Questa situazione – ha spiegato – è penalizzante per i lavoratori, sia dal punto di vista del riconoscimento professionale, sia dal punto di vista retributivo perché in alcuni casi guadagnano anche 300 euro in meno al mese».

Secondo Comandini la Regione deve dare linee di indirizzo chiare che tutelino i lavoratori, visto che i finanziamenti per la gestione sono quasi al cento per cento regionali. Anche il firmatario della mozione, Eugenio Lai, si è detto favorevole a discutere una risoluzione unitaria in aula, e ha chiesto all’assessore di definire anche come debbano essere redatti i bandi, perché in base al servizio richiesto deve essere applicato uno o l’altro contratto. Lai ha anche sottolineato che il costo del sistema bibliotecario e museale non può essere tutto a carico della Regione e ha proposto l’inserimento del biglietto unico museale. E’ necessario, ha detto, creare una sinergia tra tutti i musei e le biblioteche sarde.

L’assessore Firino ha accolto le proposte dei consiglieri e ha sottolineato che il problema contrattuale potrebbe avere un effetto domino se non venisse risolto, «con una corsa al ribasso che prevederà un trattamento sempre meno favorevole per i lavoratori». L’esponente della Giunta ha tracciato la strada: prima la ricognizione delle situazione e successivamente una delibera che «dia indirizzi chiari per la formulazione delle gare d’appalto e blocchi la deriva» e poi una nuova legge che ridisegni l’organizzazione di tutto il patrimonio culturale regionale sotto la responsabilità dei Comuni.

Serve, ha concluso l’assessore, una gestione più omogenea che dia più garanzia ai lavoratori e non crei disparità anche tra i servizi offerti dai diversi comuni. (E.L.N.)

http://consiglio.regione.sardegna.it/XVLegislatura/Comunicati%20stamp/C20140529_02.asp