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Le biblioteche sono servizi pubblici, anche per la Regione

Le biblioteche sono servizi pubblici, anche per la Regione

La Seconda commissione del Consiglio regionale ha approvato, il 14 giugno scorso, una risoluzione per far fronte alle criticità relative alla situazione dei lavoratori nel settore delle biblioteche.

Sabato 21 Giugno 2014
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Il documento, considerato che, in sede di affidamento dei servizi bibliotecari, si sono verificati casi in cui il criterio di aggiudicazione al ribasso, ha inciso anche sul costo del personale, determinando l’applicazione di contratti meno remunerativi e ha fatto emergere inammissibili disparità di trattamento, impegna il presidente e la giunta regionale a porre in essere una serie di iniziative a tutela dei lavoratori e per la valorizzazione del sistema bibliotecario sardo.

In particolare, la risoluzione impegna l’esecutivo a trasferire agli Enti Locali le risorse destinate al funzionamento e alla gestione delle biblioteche, solo se è dimostrata l’applicazione e il rispetto del contratto collettivo di lavoro per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero. Ulteriori impegni sono rivolti perché siano incrementati i finanziamenti a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari della Sardegna; perché siano emanate direttive per uniformare l’applicazione dei modelli di contrattazione per il personale impiegato; perché si proceda con il monitoraggio dell’intero sistema bibliotecario della Sardegna per accertare l’entità del personale attualmente impiegato nei progetti finanziati dalla Regione, nonché l’inquadramento e i relativi costi di ciascun lavoratore.

La Seconda commissione ha dunque disposto la trasmissione della risoluzione all’Assemblea perché, ai sensi dell’articolo 51, comma 1 del regolamento consiliare, sia portata in discussione in Aula.