Importante risultato nella vertenza sulle biblioteche
Il Consiglio regionale ha approvato, il 23 luglio, una risoluzione "sulle iniziative da assumere per far fronte alla situazione dei lavoratori nel settore delle biblioteche". La mozione viene positivamente incontro alle istanze dei lavoratori e del sindacato.
Domenica 27 Luglio 2014
Importante risultato nella vertenza sulle biblioteche

 

RISOLUZIONE DELLA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE LAVORO, CULTURA, FORMAZIONE PROFESSIONALE, ISTRUZIONE, BENI E ATTIVITÀ CULTURALI, IDENTITÀ LINGUISTICHE, INFORMAZIONE sulle iniziative urgenti da assumere per far fronte alle criticità relative alla situazione dei lavoratori nel settore delle biblioteche

 

 

IL CONSIGLIO REGIONALE

 

PREMESSO che:

-      i beni culturali rappresentano un fattore di sviluppo, di aggregazione sociale e di educazione capace di generare occupazione e investimenti la cui valorizzazione deve costituire un obiettivo primario dell’azione legislativa e programmatica della Regione;

-      la Regione riconosce la biblioteca quale struttura informativa permanente aperta al pubblico con l’obiettivo principale di fornire accesso alla conoscenza e all’informazione e promuove le biblioteche e i sistemi bibliotecari della Sardegna quale organizzazione di rete rivolta a favorire il conseguimento sul territorio regionale degli obiettivi di acquisizione, conservazione e diffusione del patrimonio librario e documentario;

PRESO ATTO che:

-      a tal fine, ai sensi dell’articolo 21, comma 2 , lettere d), e) ed f), della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14 (Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura), modificato dall’articolo 4, comma 29, della legge regionale 14 maggio 2009, n. 1 (legge finanziaria 2009), la Regione trasferisce risorse ordinarie agli enti locali per progetti di gestione di servizi bibliotecari e archivistici;

-      il comma 6 dell’articolo 6 della legge regionale 4 agosto 2011, n.16 (Norme in materia di organizzazione e personale), dispone che tali finanziamenti siano assicurati nella misura del 100 per cento del costo del lavoro e del 5 per cento per i costi generali e relativi alle attrezzature;

-      gli enti locali, di norma, attuano i progetti tramite una gestione esternalizzata, l’esecuzione del servizio è infatti affidata alle imprese che si aggiudicano gli appalti comunali;

-      la Giunta regionale, con deliberazione n. 1/28 del 17 gennaio 2014, ha individuato come modalità di affidamento quelle previste per la gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza eco­nomica, utilizzando i soggetti esecutori finora impegnati nei progetti e prorogando gli affidamenti già in essere al 31 dicembre 2015;

CONSTATATO che i finanziamenti regionali a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari non subiscono variazioni di rilievo da anni;

CONSIDERATO che:

-      in sede di affidamento del servizio bibliotecario si sono verificati casi in cui il criterio di aggiu­dicazione al ribasso ha inciso anche sui costi del personale, determinando l’applicazione di contratti meno remunerativi e non adeguati ai livelli di professionalità esistenti;

 

-      ciò comporta come conseguenza uno svilimento delle professionalità presenti, incidendo altresì sul sistema delle tutele previdenziali e fiscali dei lavoratori interessati, nonché illogiche e inammissibili disparità di trattamento;

VERIFICATO che il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, forniture e servizi in attuazione delle direttive CEE 2004/17/CE e 2004/18/CE), dispone, all’articolo 82, comma 3 bis, che "Il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro";

RILEVATO che la legge regionale n. 14 del 2006, all’articolo 6, prevede che i comuni provvedono "all’organizzazione di forme di servizio diffuso di lettura, accompagnamento alla fruizione e all’informazione sul proprio territorio" e soprattutto che per lo svolgimento di tali compiti "si avvalgono di personale professionalizzato, privilegiando quello appartenente agli istituti e ai luoghi della cultura di propria pertinenza" e che quindi il personale preposto a tale servizio debba essere qualificato, adeguatamente reclutato e soprattutto dignitosamente inquadrato;

CONDIVISA l’opportunità di interventi regionali che, nel segno della continuità e della tutela delle professionalità degli operatori garantiscano, perlomeno nel medio periodo, la conservazione delle posizioni lavorative e dei ruoli esistenti nelle biblioteche della Sardegna,

 

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

 

1)    a subordinare il trasferimento delle risorse ordinarie agli enti locali per la costituzione, il fun­zionamento, l’incremento e la gestione delle biblioteche di enti locali oltre che al possesso dei requisiti biblioteconomici, anche a quello dei requisiti amministrativi tra i quali devono essere ricompresi:

a)    l’applicazione e il rispetto del contratto CCNL per i dipendenti delle imprese dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero che tenga conto del livello di professionalità posseduto e dell’inquadramento giuridico del personale addetto alle biblioteche;

b)    il rispetto, in sede di aggiudicazione dell’appalto del servizio, dell’articolo 82, comma 3 bis, del decreto legislativo n. 163 del 2006;

2)    a incrementare i finanziamenti a favore delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari della Sardegna anche al fine di adeguare i trasferimenti relativi al personale al contratto di categoria;

3)    a emanare direttive rivolte agli enti locali al fine di uniformare l’applicazione dei modelli di contrattazione per il personale delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari da parte delle imprese operanti nel settore;

4)    ad assicurare una verifica e un adeguamento continuo degli standard relativi al personale, alle strutture e ai servizi offerti al pubblico nell’ottica di un miglioramento progressivo e coordinato;

5)    a garantire la vigilanza sul rispetto della normativa sugli appalti nell’intero comparto;

6)    a procedere in tempi brevi a una riorganizzazione complessiva e organica del sistema dei beni culturali in una prospettiva dinamica volta a puntare sulle strategie innovative nel settore della comunicazione e dell’informazione e con una rinnovata attenzione alla domanda culturale,

7)         a procedere a un monitoraggio dell’intero sistema bibliotecario della Sardegna volto in particolare ad accertare: l’entità del personale attualmente impiegato nei progetti finanziati ai sensi della legge regionale n. 14 del 2006, i relativi livelli di inquadramento, la quantità delle ore effettivamente lavorate, il costo reale annuale di ciascun lavoratore e il livello di servizi offerto.

 

Testo integrale in allegato.